
Turismo lento e sostenibile: opportunità e sfide per i piccoli borghi italiani
I piccoli borghi italiani, con il loro fascino antico e la loro autenticità, stanno vivendo una nuova rinascita grazie al turismo lento e sostenibile.
Sempre più turisti, italiani ed internazionali, sono alla ricerca di esperienze autentiche, lontano dai circuiti turistici più battuti, che a volte l’overtourism rende caotici e difficilmente fruibili.
Questa crescente domanda rappresenta un'opportunità unica per valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico dei nostri territori, sviluppare il turismo nei borghi e stimolare lo sviluppo economico locale.
Un turismo lento e sostenibile
L’esperienza di viaggio nei piccoli borghi è molto più che una semplice vacanza: è un’immersione nella storia, nelle tradizioni e nella vita quotidiana di un luogo.
Il turismo nei borghi è un turismo lento, attento ai dettagli e alla sostenibilità, che valorizza le bellezze artistiche e culturali, la tutela del patrimonio paesaggistico e il contatto con la natura.
La crescita del turismo nei borghi
L’aumento dei flussi turistici verso i borghi italiani è confermato, tra gli altri, dai dati raccolti da Coldiretti e da uno studio recentemente condotto da Deloitte, in collaborazione con l’associazione I Borghi più belli d’Italia.
L’incidenza che il turismo potrebbe avere sulle economie locali è significativa, come dimostra l’analisi di Deloitte, secondo cui il potenziale economico del turismo dei borghi italiani è di diversi miliardi di euro all’anno.
Lo slow tourism offre, dunque, ai piccoli centri la possibilità di conservare e promuovere la propria identità, ma anche di contenere lo spopolamento, dal momento che favorisce lo sviluppo e la nascita di nuove opportunità di lavoro, in attività tradizionali o innovative, necessarie per accogliere e soddisfare le esigenze dei visitatori.
Destination marketing per i piccoli borghi: le sfide da affrontare
Nonostante le grandi potenzialità, i piccoli borghi italiani devono affrontare diverse sfide per accogliere la domanda turistica in crescita.
Non sempre, infatti, i servizi offerti sono adeguati per garantire ai turisti un’esperienza memorabile.
Informazioni: per favorire il turismo, è necessario curare la segnaletica nei borghi e prevedere info point e mappe multilingue, anche attraverso la creazione di app e audioguide.
Collegamenti: parcheggi, mezzi pubblici e navette contribuiscono a rendere i borghi più facilmente accessibili.
Alloggio: offrire un’accoglienza coordinata in un sistema locale di promozione e prenotazione può incoraggiare la scelta dei turisti e migliorarne l’esperienza.
Enogastronomia: la cucina e i prodotti locali sono tra gli interessi trainanti del turismo nei borghi, dunque è importante che ristoranti, bar, esercizi commerciali contribuiscano a promuovere le tipicità del territorio e siano pronti ad offrire una soluzione ai turisti con esigenze alimentari specifiche.
Esperienze: la valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale passa anche attraverso le attività che possono essere offerte ai turisti per immergersi nella vita - presente o passata - del borgo.
Concorrenza: non va dimenticata la competizione con altre destinazioni turistiche, che dovrebbe motivare i borghi a preservare l’ambiente e curare la qualità della propria offerta.
Alcuni esempi di marketing turistico territoriale in borghi italiani
Petrella Salto (RI): Questo borgo laziale, con il suo caratteristico centro storico e la sua posizione strategica, ha puntato sul turismo naturalistico, creando una rete di sentieri escursionistici e promuovendo attività all'aria aperta. Grazie a queste iniziative, il numero di visitatori è aumentato del 15% nell'ultimo anno, e le strutture ricettive locali hanno registrato un incremento del fatturato del 20%.
Nusco (AV): Noto per il suo castello e per i prodotti tipici, come la castagna e il vino, questo borgo campano ha sviluppato un'offerta turistica legata al vino e alla storia, organizzando visite guidate nelle cantine e rievocando antiche tradizioni. Ha, inoltre, investito nella riqualificazione del centro storico, creando un percorso enogastronomico che valorizza i prodotti locali.
Pignola (PZ): Questo borgo lucano, con il suo centro storico medievale e il suo paesaggio montano, ha puntato sul turismo esperienziale, offrendo attività come la raccolta dei funghi, la lavorazione della lana e la cucina tradizionale. Grazie a questi progetti, Pignola è diventata una destinazione turistica per gli amanti della natura e delle tradizioni.
Le opportunità e il futuro del turismo nei borghi
Il futuro del turismo nei borghi è promettente e la collaborazione tra pubblico e privato può aiutare a generare progetti innovativi e sostenibili.
Il ruolo dei professionisti del turismo (albergatori, operatori turistici, consulenti) insieme agli amministratori locali è fondamentale nello sviluppo di strategie di marketing territoriale efficaci.
Grazie a un approccio sostenibile e innovativo, i piccoli borghi italiani possono diventare delle destinazioni turistiche di eccellenza, in grado di offrire esperienze uniche e indimenticabili.
Investire nel turismo nei borghi significa, dunque, investire nel futuro.
Per questo, a volte può essere opportuno valutare una consulenza esterna che aiuti le risorse locali nella valorizzazione del territorio per attirare nuovi turisti e stimolare lo sviluppo economico locale.
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